- Karate Do – Kase Ha
- Kenjutsu – Iai Jutsu
- Jū Jutsu (Yawara Jutsu)

Karate Do – Kase Ha
Il Karate Shotokan Ryu Kase Ha è un’evoluzione dello stile Shotokan, frutto degli studi e delle ricerche effettuate dal M° Taiji Kase (10° Dan), in 55 anni di pratica.
il M° Kase, ha ripreso l’idea originale del fondatore dello stile Shotokan (M° Yoshitaka Funakoshi) , ovvero copiare la metodologia di insegnamento, le guardie e i metodi di allenamento della spada Giapponese. Mani e piedi come spade è un celebre motto, che si usava per designare il Karate Shotokan. Lo stile di spada a cui il M° Kase si è ispirato per la creazione del suo metodo, è il “Niten Ichi Ryu”, la scuola fondata dal celebre samurai Myamoto Musashi, in cui si utilizzavano due spade contemporaneamente. Nel Karate del M° Kase Il corpo viene utilizzato per attaccare e difendere come se ogni arto corrispondesse ad una spada, utilizzando le stesse traiettorie e lo stesso impiego di energia. L’idea alla base di questo metodo è di colpire e difendere come se stessimo usando una spada, cercando quindi di trapassare l’avversario, ( atobaya). l’ obiettivo è quello di trasformare il karateka in un samurai a mano nuda. Il Karate Shotokan Ryu Kase Ha è inoltre, un eccellente metodo per l’aumento della coordinazione motoria, della fortificazione fisica e della concentrazione.
Ju Jutsu (Yawara Jutsu)
Yawara Jutsu (ora conosciuto con il nome di Ju Jutsu) è il nome che nell’era Sengoku Jidai (periodo degli stati combattenti) veniva dato al combattimento a mani nude, utilizzato dai Samurai.
Veniva usato in campo di battaglia e nella vita civile , quando per le più svariate ragioni, il Samurai si fosse ritrovato senza armi contro un avversario armato.
È composto da tecniche di percussione, slogature articolari ,tecniche di lotta e immobilizzazioni, tutto al fine di disumare l’avversario e neutralizzarlo.
Lo Yawara Jutsu è una disciplina che basa i suoi principi sul detto Giapponese ” hey yo shin kore do” ovvero “il morbido vince sul duro”, si cerca di sfruttare quindi la forza dell’avversario anzichè cercare di contrastarla.
