Sulla necessità di un allenamento contundente nella pratica del karate shotokan

Premessa

La questione è di centrale importanza per poter dire cosa sia oggi il karate, ovvero se possiamo ancora definirla ”arte marziale”, o se si sia volontariamente relegata nel novero delle discipline cosiddette”ginniche”.
Tutte la arti marziali nascono in origine con il medesimo scopo, di fornire ai loro praticanti gli strumenti fisici, tecnici e mentali per affrontare con efficacia un combattimento reale, sia in uno scontro con adepti di discipline che hanno gli stessi fini, che in caso di aggressioni subite da persone estranee a questo mondo, ma non per questo prive di pericolosità.

Le arti marziali cosiddette tradizionali, dagli inizi del ‘900 in poi hanno subito sostanziali trasformazioni: la maggior parte sono state trasformate in discipline sportive, altre, in metodi per cui la crescita spirituale dei praticanti è diventata l’obiettivo principale, prendendo il sopravvento sulla ricerca dell’ efficacia.

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La Scuola Shotokan

Lo Shotokan

Riprendiamo brevemente le principali tappe del cammino di G. Funakoshi verso lo Shotokan:

1. Periodo del Meisei-juku (dal 1922 al 1924). Dopo la dimostrazione al Kodokan, nel 1922, G.Funakoshi comincia il suo insegnamento a Meisei-juku, il pensionato per gli studenti di Okinawa. Egli ottiene, come abbiamo visto, l’autorizzazione a utilizzare la sala conferenze di questa casa, che misura all’incirca 36mq. Durante il grande terremoto del 1924, questa casa è distrutta ed egli deve cercare un altro dojo.

2. Periodo del dojo Yushin-kan (dal 1924 al 1931), Hakudo Nakayama, celebre maestro di kendo dell’epoca, propone a G. Funakoshi di poter usare il suo dojo nelle ore in cui lo lascia libero. Ma l’attività del kendo aumenta e G. Funakoshi deve lasciare questo dojo dopo sette anni.

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