I Kata del Karate Shotokan utili o superflui?

Introduzione

Affronto con questo scritto uno degli argomenti più scottanti della pratica del karate shotokan, se cioè sia utile e necessaria per la progressione tecnica di un praticante lo studio e la ripetizione dei kata ereditati dal karate di Okinawa.
Lo stile shotokan è uno stile recente, che ha avuto la sua genesi in un periodo storico ben preciso, a cavallo fra il 1936 e il 1943, per opera del M° Gigo Funakoshi, terzo figlio del M°Gichin, che proprio dal 1936 aveva iniziato a condurre i corsi al neonato dojo Shotokan. Fino a quel momento il karate proposto dal M° Gichin Funakoshi era essenzialmente il metodo che lui stesso aveva studiato ad Okinawa e che prendeva il nome di shorin ryu, un karate molto leggero, con posizioni alte, non forzate, senza uso di contrazioni muscolari e comprendeva la pratica esclusiva dei kata e del makiwara; i kihon non erano previsti così come lo studio del combattimento, né codificato, né tanto meno libero.

L’influenza di Yoshitaka nel Karate Shotokan-ryu

Il cambiamento del concetto di stile

Pochissimi tra coloro che praticano il karate sanno che lo Shotokan-ryu, come viene oggi praticato in tutto il mondo, è uno stile completamente diverso da quello insegnato dal Maestro Funakoshi dopo il suo arrivo in Giappone. Non possiamo qui occuparci nel dettaglio della storia dello Shotokan-ryu, ma volgiamo cogliere alcuni importanti elementi utili per comprendere lo stile.

Il punto di partenza per la nascita del successivo Shotokan-ryu fu certamente la scuola Matsumura di Okinawa. Sokon Matsumura (1809-1896) era un combattente di alto rango, una personalità significativa nel karate di Okinawa. Egli era uno stretto confidente del re di Okinawa (Matsumura era l’insegnante personale del re ed il consigliere militare del governo di Okinawa) ed andava spesso a Kyushu in loro compagnia; qui insegnava il difficile stile del Satsuma-Samurai, lo Jigen-ryu.

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